Malattie legate all’Amianto: dalla scoperta alle modalità di assistenza legale

Sono oramai passati più di 30 anni dall’approvazione della legge 257/92 che nel marzo 1992 ha posto il divieto categorico di utilizzare e produrre manufatti contenenti amianto e ha introdotto regole ferree perché il suo smaltimento avvenga in modo sicuro e controllato.

L’amianto è un materiale fibroso che viene rappresentato da sei diversi minerali della classe dei silicati, tutti potenzialmente tossici per l’uomo se inalati e maneggiati nel modo scorretto.

Ripercorriamo insieme le tappe dell’evoluzione del suo utilizzo e vediamo come viene gestita oggi l’assistenza legale per i danni da amianto.

La Storia

Prima degli anni 90, complici il suo basso costo e le sue proprietà che lo rendono altamente resistente al calore e alla degradazione, l’amianto veniva ampiamente utilizzato nell’ambito edilizio per la realizzazione di migliaia di prodotti di uso industriale e civile.

Basti pensare che il suo impiego spaziava dall’industria dei cantieri navali, a quella dei rotabili ferroviari (i vecchi treni) fino all’uso come isolante termico per strumenti agricoli e componenti meccaniche di vecchie automobili.

Uno degli impieghi più diffusi però era quello edilizio, dove veniva usato come componente per la realizzazione di tetti e coperture, soprattutto industriali, all’interno di manufatti di cemento-amianto che vantavano la caratteristica di essere “eterni”.

Proprio vantandosi di questa sua peculiarità, la ditta Eternit intorno al 1900 apre il primo sito di produzione a Casale Monferrato in Italia, che diventerà il sito più produttivo d’Europa. Questa scelta viene presa anche perché a pochi chilometri di distanza da quel sito sorgeva la più grande miniera d’amianto d’Europa di Balangero.

I primi casi di malattie sul posto di lavoro

Nel 1977 la ditta Eternit produceva oltre 160mila tonnellate di amianto all’anno e l’Italia era diventata il secondo produttore di amianto al Mondo. In questo contesto però inizia a vacillare la sicurezza all’interno degli stabilimenti di produzione in quanto intorno agli anni 70’ iniziavano ad esserci parecchi casi di malattie polmonari correlate all’inalazione da amianto. Negli stabilimenti non c’era una vera e propria gestione delle polveri sottili che si depositavano quotidianamente addosso ai lavoratori che le “facevano entrare in casa” attraverso i vestiti utilizzati in cantiere.

Inoltre, non c’era un protocollo sicuro di trasporto della miniera allo stabilimento produttivo quindi le polveri venivano depositate negli ambienti esterni e lungo il tragitto di trasporto creando danni rovinosi a tutto il territorio circostante e ai suoi abitanti.

I danni da amianto oggi

Dal 1992 l’uso di amianto in Italia è vietato ma ciò non significa che le morti a causa sua siano cessate. Purtroppo, il suo utilizzo su larga scala e la presenza di manufatti in cui è ancora presente contribuiscono ancora oggi al manifestarsi di malattie polmonari correlate come il mesotelioma.

Anche se esistono specifici protocolli per la bonifica dei siti dove è presente amianto ci sono ancora casi di lavoratori che sviluppano, anche dopo anni, malattie sul posto di lavoro legate all’esposizione a questa sostanza.

Il periodo di latenza, ovvero il tempo che passa dal momento dell’esposizione alla sostanza fino al momento della comparsa del tumore, è molto lungo e può arrivare anche fino a 40-50 anni. I sintomi iniziali possono includere:

  • Fiato corto
  • Dolore toracico
  • Tosse cronica
  • Perdita di peso inspiegabile

Se hai lavorato in ambienti con amianto o se hai vissuto in edifici contenenti amianto, è cruciale monitorare la tua salute e consultare un medico se noti questi sintomi. Diagnosticare precocemente le malattie correlate all’amianto può migliorare significativamente il trattamento.

Passi Iniziali per Cercare Assistenza Legale

Se sospetti di aver subito danni a causa dell’esposizione all’amianto, è essenziale agire rapidamente. Per fortuna oggi molti avvocati sono in grado di fornire assistenza legale per i danni da amianto. Ecco i passi iniziali da seguire:

Consultare un Medico: Prima di intraprendere qualsiasi azione legale, è importante ottenere una diagnosi medica precisa delle condizioni legate all’amianto.

Raccogliere Prove: Conserva tutti i documenti medici, i record di lavoro e qualsiasi altra prova che possa dimostrare l’esposizione all’amianto e i danni subiti. Questo può includere testimonianze di colleghi o documentazione aziendale.

Cercare un Avvocato Specializzato: Non tutti gli avvocati hanno esperienza con casi di amianto. È fondamentale trovare un legale con una comprovata esperienza nell’affrontare casi di esposizione all’amianto e che possa guidarti attraverso il processo complesso di richiesta di risarcimento.

Valutare le Opzioni di Risarcimento: L’assistenza legale può aiutarti a identificare tutte le opzioni di risarcimento disponibili, che possono includere cause contro i datori di lavoro, produttori di prodotti contenenti amianto o fondi fiduciari per le vittime dell’amianto.