Potrebbe capitare un po’ a tutti almeno una volta nella vita, nel caso in cui dovessero abitare in un condominio dotato di impianto di ascensione, di notare che quest’ultimo abbia dei problemi, oppure sia completamente fermo.
Ebbene, il primo passo in questi casi è chiaramente quello di avvertire subito l’amministratore di condominio, sulle cui spalle vige, in base alla legge e al regolamento di condominio, la responsabilità di contattare in maniera più che rapida la ditta che si occupa di intervenire sull’ascensore e di ripristinare il suo corretto funzionamento.
Come stare alla larga dai guasti
L’amministratore di condominio, in realtà, ha un compito ben più importante e abituale, ovvero quello di controllare sempre che l’impianto di ascensione sia oggetto di revisione con una cadenza pari a 3/6 mesi, in base a quanto è previsto dalle norme che sono attualmente in vigore.
Gli ascensori, esattamente come ogni altro impianto di elevazione, si caratterizza proprio per avere bisogno di questo tipo di manutenzione che va attuata in modo costante e regolare. Si tratta dell’unica strada che si può intraprendere per scongiurare il più possibile i guasti. Certo, con quelli imprevedibili non si può fare nulla, se non chiamare immediatamente i tecnici affinché possano intervenire in modo urgente, ma i guasti derivanti dall’usura si possono ampiamente prevenire, visto che si deve effettuare una manutenzione completa e precisa su tutte le parti meccaniche dell’ascensore, come garantito da ditte specializzate ed esperte come Maripa.
Un ascensore che non funziona, infatti, può essere colpito da svariate tipologie di guasti. Ad esempio, possono essere le funi a non funzionare come si deve, così come il problema può avere ad oggetto il motore oppure un’altra parte che ha un ruolo molto importante nel funzionamento dell’impianto. Di solito, con gli ascensori più recenti, in caso di malfunzionamento, ecco che i vari sistemi di sicurezza vanno ad attivarsi, mentre una centralina andrà a bloccare la possibilità di accedere per un condomino all’interno del vano, oppure farà in modo che sia impossibile anche solo chiamare l’ascensore da un piano all’altro.
I tecnici che portano a termine tutte queste attività di riparazione, come si può facilmente intuire, devono avere competenze e preparazione adeguate. Nello specifico, devono aver ottenuto il patentino per ascensorista. Ecco spiegato il motivo per cui possono contare su apposita certificazione per intervenire e riparare le varie componenti usurate o rotte dell’ascensore. In caso contrario, senza la presenza di una simile certificazione, è molto meglio rivolgersi ad un’altra ditta specializzata.
Altrettanto importante mettere in evidenza come nemmeno un condomino che le dovute competenze si può fare carico della responsabilità di effettuare un simile intervento di riparazione, qualora l’ascensore fosse guasto, in autonomia. Anche nel caso in cui dovesse avere le conoscenze necessarie, può farlo solo se opera come parte della ditta specializzata che è stata chiamata da parte dell’amministratore per la risoluzione del problema e in nessun altro caso.
Il pagamento delle spese di riparazione
Una delle domande più interessanti che vengono poste da tanti condomini riguarda le spese che si devono affrontare per la riparazione dell’ascensore guasto. Ebbene, posto che non serve a nulla avere un ascensore che non funziona in un condominio e che serve intervenire immediatamente per risolvere il problema a favore della sicurezza di tutti, va detto che le spese vengono ripartite.
L’ascensore, infatti, è un impianto che viene installato a favore di tutti e, di conseguenza, nel momento in cui è oggetto di un guasto, si tratta di una mancanza che accomuna un po’ tutti i condomini, indipendente dal piano di casa a cui si trova. La ripartizione delle spese legate all’intervento di riparazione avverrà in base alle dimensioni di ogni singolo appartamento, i classici millesimi, e all’altezza del piano a cui si abita.